venerdì 14 novembre 2008

Oh captain, my captain



Scena tratta da "L'attimo fuggente"(Dead's poet society), autentico film cult della nostra generazione diretto dal regista australiano Peter Weir("Green Card", "Master and Commander"). L'anti-conformista Professor Keating si esibisce in una delle sue proverbiali lezioni "open-air", facendo recitare ai suoi studenti versi poetici mentre sono intenti nell'atto di calciare un pallone verso la porta.
Sfidando le continue lamentele del rigido e giurassico preside dell'accademia di Welton, uno dei più prestigiosi istituti Americani, da generazioni impegnato a formare le future classi dirigenti, il "capitano" Keating cerca di insegnare ai propri studenti a pensare con la propria testa, ad andare oltre alla semplice apparenza e sembianza delle cose, a spingersi oltre alla mediocrità di una vita già indirizzata, a cercare il proprio percorso individuale al di là dei precetti della società e dei vincoli imposti da autorità, a qualsiasi livello. A cogliere l'attimo, a sfruttare le occasioni nel momento in cui si presentano a noi. Questo messaggio verrà accolto con entusiamo dagli studenti, che emuleranno addirittura il loro insegnante, riesumando la "società dei Poeti Estinti", circolo "clandestino" dove la recitazione di poesie diventa l'ammaliante sottofondo di serate spensierate, stimolanti e autenticamente vissute.

"Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggenza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire in punto di morte che non ero vissuto."

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