venerdì 28 novembre 2008

Dottor Stendardo

Una vita da difensore centrale. Un futuro da avvocato. Guglielmo Stendardo, 28 anni, napoletano di Ponticelli, in forza al Lecce di Beretta, si è preso questa mattina il tocco e la toga. Laurea in Giurisprudenza all’Università di Malta. Una mattinata romana, a discutere la tesi in diritto commerciale sulla «detassazione degli utili nelle società d’impresa». Confetti e complimenti. Felici papà e mamma. «Gliel’avevo promesso ed ho mantenuto la parola». Un calciatore tosto, così lo definiscono nell’ambiente. Nato nelle giovanili del Napoli dove ha giocato insieme con il fratello Mariano. Poi una carriera più che dignitosa e l’idea fissa: la laurea. Ai molti colleghi che gli chiedevano dove trovasse il tempo, Stendardo Guglielmo stopper e dottore in legge, rispondeva così: «Quasi sempre noi calciatori ci alleniamo nel pomeriggio e quindi le mattinate libere sono tante, ecco io le ho impegnate sui libri». Una promessa fatta ai genitori e mantenuta ma soprattutto «un sogno da coronare». Fatto curioso. Stendardo è al Lecce dove è arrivato in prestito dalla Lazio. E il relatore della tesi, il professore Previtera, è un accesissimo tifoso della squadra allenata da Delio Rossi. Insomma, fino a qualche tempo fa anche un ammiratore diretto di Stendardo. Anche se c’è da dire che il corazziere napoletano con la Lazio ha vissuto più di un momento di frizione, di incomprensione. Nel corso della stagione passata, è stato messo fuori rosa per una litigata bella tosta con Delio Rossi che l’aveva escluso dalla formazione titolare che avrebbe dovuto affrontare il Real Madrid in Champions League. «Stavo giocando bene, ci tenevo tanto a scendere in campo al Bernabeu», confesserà. E così (gennaio scorso) dirà sì al prestito fino a giugno alla Juve che era rimasta senza difensori centrali (tutti infortunati). Lotito disse sì, accordo per il prestito, 400mila euro. Ma ecco il dispetto: prezzo del riscatto fissato in 12 milioni di euro. Esagerato, come a dire: ce lo teniamo noi Stendardo. Se fosse stata fissata da Lotito una cifra equa, oggi Stendardo il difensore-avvocato starebbe nella rosa della Juve. Comincia così un’altra estate logorante come calciatore ma proficua come studente universitario. Racconta Stendardo che una volta rischiò una bocciatura ad un esame per un battibecco con una docente. «Mi aveva chiesto come mai un calciatore prova ad arrivare anche alla laurea...». Nel pomeriggio, il dottor Stendardo, stopper di quelli belli tosti e col vizietto del gol (ne ha messi a segno 12 e non sono pochi) raggiungerà i compagni del Lecce a Catania. Per un altro esame, tesi di laurea: la salvezza, doppi auguri dottor Stendardo.

4 commenti:

  1. bisognerebbe fare una ricerca sui calciatori laureati: famosi e non.
    roba da gazza-scoop insomma...

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  2. al momento in serie a pare ci siano solo Stendardo e Bogdani (laureato in economia).
    In passato ricordano tutti l'avvocato Pecchia (che oltre alla laurea ha sostenuto l'esame da avvocato a Bologna), il buon Pessotto, l'ex vicenza Beghetto dottore in scienze politiche e i terzi portieri del Milan degli ultimi 20 anni Ielpo e Fiori che non avevano proprio un cazzo da fare e quindi a loro il tempo per laurearsi in gurisprudenza non è mancato.

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  3. secondo me anche nick "gambadilegno" ventola è laureato.

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