venerdì 27 febbraio 2009

Venticinquesima Giornata


ZEDDA PIRAS - ESTUDIANTES

COLCHONEROS - VIRTUS JULENZA

PINCOPALLINO - SUPERNOVA

REAL FELIX - FAMILY GUY

TENNENT'S - LIZKAINO

Coppa Nazionale


REAL FELIX - ESTUDIANTES

VIRTUS JULENZA - FAMILY GUY

lunedì 23 febbraio 2009

Risultati Ventiquattresima Giornata

ZEDDA PIRAS - LIZKAINO 1 - 0

COLCHONEROS- TENNENT'S 0 - 1

PINCOPALLINO - FAMILY GUY 1 - 1

REAL FELIX - ESTUDIANTES 2 - 1

VIRTUS JULENZA - SUPERNOVA 1 - 1

Risultati Coppa Nazionale


SUPERNOVA - ZEDDA PIRAS 1 - 1

TENNENT'S - LIZKAINO 1 - 0

sabato 21 febbraio 2009

mercoledì 18 febbraio 2009

Luca era gay

Ho visto il Festival di Sanremo, l’ho visto tutto, non mi accadeva da anni.
È un Festival di garbata sobrietà e perfino di un indubitabile quanto inattesa partecipazione spirituale. Bonolis è il solito anfitrione, vivace e forbito, e ha intelligentemente smussato quegli esuberi umoristici che così poco si sarebbero accomodati con i cerimoniali della kermesse musicale più prestigiosa della televisione italiana.
Per anni Sanremo ha elargito alle pagine più mediocri del nostrano bla giornalese le controproducenti elucubrazioni sulle percentuali d’ascolto in caduta libera o sulle dispute legate ai cachet dei presentatori e degli ospiti internazionali. E la musica? Sempre più dimenticata o chiosata comunque a margine, soltanto se irrinunciabile cagione per qualche superflua critica di biasimo o per qualche ordinario quanto falso moralismo. Mi piace sperare che lo stesso non accada anche quest’anno, perché la qualità musicale mi sembra, malgrado io sia completamente privo di competenze a riguardo, molto migliorata. Ed è proprio la musica a occupare quasi ogni spazio colmabile: è sublime l’ouverture di Mina che interpreta Nessun dorma (mentre una galleria fotografica omaggia i protagonisti dei vecchi festival e non mancano nemmeno i troppo spesso trascurati Tenco e Endrigo), è così gradita la sorpresa del clarinetto che suona Gershwin e della chitarra che improvvisa Stairway to Heaven mentre Bonolis legge Alda Merini.
E la nota stonata? L’intervento a caldo del Presidente onorario dell’Arcigay Franco Grillini dopo l’esibizione di Povia.
Se mai ce ne fosse bisogno, dico agli omosessuali che sempre combatterò dalla loro parte ogniqualvolta il caso lo renderà necessario in un paese ancora troppo terrorizzato dall’omoerotismo e che –come accade per difettosa consuetudine nei confronti dei “nemici pubblici”- reagisce alle sue paure più ossessive con il deterrente dell’odio, della diffamazione e, in casi fortunatamente circoscritti, della più becera violenza. Credetemi, non siete gli unici a mal sopportare l’insolenza di vescovi e porporati o la preoccupante ignoranza di chi si ostina a discriminarvi: basterebbe poco buon senso come minimo requisito perché ciò non accada (e, se ben guardate, vi accorgerete che chi vi scredita somiglia maggiormente a delle scimmie primati che a degli uomini).
Ma l’intervento di Grillini mi riempie di perplessità.
La canzone di Povia è molto bella: dice che “Luca era gay ma ora sta con lei”. Luca racconta la sua storia: il padre tradisce la moglie e li abbandona dopo la separazione; la madre dice al figlio di non sposarsi mai, è possessiva e morbosa nei confronti delle sue amiche («mia madre mi ha voluto troppo bene, un bene diventato ossessione») e la mente di Luca “sempre più confusa”; Luca cerca le risposte di nascosto e per quattro anni “va con gli uomini” per non tradire sua madre come fece suo padre. Ma ora Luca è un altro uomo e non è più gay perché sta con lei. Mentre un cartello recita che nessuno, in fondo, sa com’è fatto un altro.
Povia è cresciuto: i suoi bambini fanno ancora ooh ma il becco inizia ad andargli un po’ stretto. La terza a Sanremo è all’insegna del disincanto e dell’asprezza (certo, la quota: «volevo chiarire che se credo in Dio non mi riconosco nel pensiero dell’uomo che su questo argomento è diviso» è bellissima), ma la sua canzone non è discriminatoria, non è dissacrante, non è irriguardosa!
Quella di Luca non è la storia della condizione omosessuale tutta, è la storia di Luca e basta («questa è la mia storia solo la mia storia / nessuna malattia nessuna guarigione»)! La storia di una posizione di crescita difficile e disturbata, non di una presunta e disonorevole imputazione di natura deviata.
A fugare ogni dubbio la lezione di Benigni, antecedente all’interpretazione di Povia ma in risposta alle controversie sorte nei giorni che hanno preceduto il festival: l’importante è amare un’altra persona e, nel caso di due persone dello stesso sesso, ogni eventuale persecuzione sarebbe il peggior crimine che un uomo possa ritorcere contro se stesso.
Ma Grillini sembra aver frainteso tutto: prima le camere esitano sulla sua persona mentre applaude con smisurato risalto la lettura di Benigni di una missiva di Wilde al giovane amante, poi lo inquadrano nuovamente mentre esprime uno spettacoloso disappunto al termine della performance di Povia. Poco dopo Bonolis gli concede la parola: Grillini legge l’sms di un amico che ha perso di recente il compagno e che encomia l’apologia di Benigni. Sono parole toccanti che Grillini guasta irrimediabilmente invitando Povia a imparare da questo esempio come si rispettano e come si amano le altre persone: niente di più sconclusionato.
Mi rivolgo ancora agli omosessuali: vi proteggo da sempre dall’amaro pregiudizio e mi è stato sufficiente leggere Tondelli per imparare ad amarvi e a sodalizzare con la vostra “condizione”, le vostre vicissitudini, il vostro estro e la vostra sensibilità.
A tutti gli altri siate voi ad insegnare la padronanza del comune discernimento, la maieutica dell’eguaglianza! Prendeteli per mano e insegnategli a non vergognarsi per così poco. Il muro di gomma, l’immotivato rancore, la scambievole fuorviante avversione e la reciproca diffidenza sarebbero del resto per tutti noi così mortificanti!

martedì 17 febbraio 2009

che ci fa Youri Djorkaeff su MTV?


I calciatori dopo aver smesso fanno qualsiasi cosa: spesso diventano allenatori, alcuni si cimentano a fare i procuratori, altri vanno in tv a commentare gli ex compagni, altri ancora aprono scuole calcio, insomma fanno di tutto pur di lavorare il meno possibile e vivere di rendita, soprattutto poi se la loro carriera è stata brillante come quella di Youri Djorkaeff, campione del mondo 1998 e vincitore dell'ultimo trofeo internazionale dell'Inter nello stesso anno; lo ricordiamo tutti per uno splendido gol in rovesciata contro la Roma. Youri però, dopo aver chiuso la carriera a 38 anni nei New York Red Bull, a differenza dei suoi colleghi ha deciso di allontanarsi dal mondo del calcio, dopo 41 anni passati a pensare quasi solo al pallone, ora vuole emulare i vari Jay-Z, Eminem, 50cent e compagnia bella (ma speriamo non Fabri Fibra), sì, avete capito bene, vuole fare il cantante. Così eccolo apparire in un pomeriggio di metà febbraio su MTV insieme a un paio di rapper di colore con un tono da b-boy affermato. Ma è proprio lui? - mi sono chiesto quando l'ho visto - ebbene si, con pochi click google me lo ha confermato.
Sinceramente avrei preferito vederlo su una panchina di una squadra di bassa classifica (giusto per iniziare), a sbracciarsi e a urlare come fa il buon Walter Zenga, sognando un giorno di allenare una grande, ma poi mi sono detto che in fondo provare a fare il cantante per uno come lui è comunque una sfida, e d'altra parte poteva fare anche di peggio. In ogni caso c'è da scommettere che presto altri seguiranno il suo stesso percorso... Chissà che l'anno prossimo non esca un singolo di Bobo Vieri, magari feat. Ronaldo... o lo preferireste di soldatino Di Livio?

lunedì 16 febbraio 2009

Il re del mercato


Anche quest'anno il presidente Gazza si è autoeletto Re del mercato di gennaio. Infatti con ben 10 acquisti la sua Zedda Piras è stata la protagonista assoluta della finestra invernale.
Ecco le parole dell'incontenibile presidente Gazza durante la conferenza stampa per la presentazione dei nuovi acquisti: "L'etichetta di Re del mercato non è da tutti, c'è dietro un profondo know how (...), non nascondo di aver collaborato strettamente con gli altri presidenti spesso favorendoli nelle trattative o consigliando le scelte di mercato, questo a testimonianza della loro consapevolezza che Re del mercato si nasce e non si diventa.
Credo in ogni caso di aver rinforzato la squadra: a centrocampo Thiago Motta è un innesto importante, così come Foggia e Kharja, tutti potenziali goleador, in più abbiamo scommesso su Gasbarroni, in difesa e in attacco non avevamo problemi, ma sono partiti quelli che mi avevano deluso e al loro posto sono arrivati giocatori più forti, per esempio la rivelazione Biava ha sostituito Lucchini mentre Sanchez ha preso il posto di Succi. La cosa più importante è che tutti sono giocatori che rispondono in pieno ai parametri Zedda Piras, perchè far parte di questo club non è cosa da tutti.
Per quanto riguarda gli obiettivi stagionali vedo purtroppo la squadra in calo e spero che gli acquisti invertiranno questo brutto trend, forse non vinceremo il titolo e neanche saliremo sul podio, ma mi sento di promettere una cosa ai tifosi: arriveremo sopra ai rivali della Supernova, ne sono sicuro".

Risultati Ventitreesima Giornata

ZEDDA PIRAS - TENNENT'S 0 - 1

COLCHONEROS - SUPERNOVA 1 - 0

PINCOPALLINO - ESTUDIANTES 0 - 3

REAL FELIX - LIZKAINO 1 - 1

VIRTUS JULENZA - FAMILY GUY 1 - 3

Coppa Nazionale


ESTUDIANTES - VIRTUS JULENZA 3 - 1

COLCHONEROS - REAL FELIX 2 - 1

Chiusura Mercato

Il fantamercato è ufficialmente chiuso.
Da oggi si torna a pensare a cose più importanti...

venerdì 13 febbraio 2009

Scambio Foggia-Mancini

Le società a.c. Zedda Piras e a.c. Lizkaino comunicano di essere giunte ad un intesa reciproca per uno scambio fra i calciatori Pasquale Foggia e Amantino Mancini.

Adios, Bati...

La maglia numero 19 del Cagliari da domenica resterà nell'armadio. Finisce (giustamente) senza troppi clamori l'avventura italiana di Joaquin Larrivey, giunto nel belpaese con la fama di nuovo Batistuta e ripartito dopo un anno e mezzo con appena 2 gol all'attivo in 37 presenze. L'ex pupillo del presidente Cellino approda, in prestito fino a giugno, al Velez Sarsfield. Queste le parole di El Bati, raccolte dal sito ufficiale della squadra rossoblù: "Sono un po' triste di andare via in questo momento fantastico per la squadra, e senza aver potuto dimostrare completamente le mie qualità. Vado in una compagine nella quale potrò giocare, e sono sicuro che tornerò da quest'esperienza più forte, migliorato. Perchè il mio sogno è quello di diventare un grande giocatore per il Cagliari".
Larrivey tornerà al Cagliari a fine giugno, al termine del prestito con il Velez. La società argentina verserà circa 100 mila euro nelle casse del sodalizio rossoblù, ma in sardegna sperano già che quello preso ieri dal Bati sia un biglietto di sola andata.
Facciamo le condogliande al presidente della Pinco Pallino Joe Sergio Scotti, che è rimasto orfano di uno dei suoi pupilli. E' inutile cercare di rimpiazzarlo in questi ultimi giorni di mercato, di Bati ce n'è uno solo, insostituibile. Ci mancherai!

lunedì 9 febbraio 2009

Qui Estudiantes

Ringraziamo il Presidente Guida per i numerosi attestati di stima nei nostri confronti, augurando alla sua squadra presta e meritata guarigione.
Intanto mercoledì tutti all'Old Fashion...

Commento XXII giornata

Torna l’equilibrio nel fantacampionato mottese. Le prime due in classifica in poche giornate si sono “bruciate” tutto il vantaggio nei confronti delle inseguitrici, così il gap, che era arrivato anche a +10 punti, è ora ridotto a +2 punti e il campionato è di nuovo apertissimo con 6 squadre in 9 punti pronte a lottare per il titolo.
A sorridere di più dopo la ventiduesima giornata è mr.Disi con un’Estudiantes in grande forma e in continua crescita che batte la Virtus Julenza dell’ormai rassegnato Merlo e sale in classifica approfittando dei passi falsi di tutte le squadre che lo precedevano.
Chi invece proprio non può sorridere è la Zedda Piras, che perde contro il fanalino di coda Colchoneros, l’undici sardo è la brutta copia della squadra che a inizio stagione sembrava poter dominare il campionato. La compagine di Gazza non vince mai e segna raramente ormai da mesi e fra infortuni e flop milionari (vedi Mancini e Aquilani), la squadra ormai non convince più neanche il suo stesso allenatore di poter raggiungere il podio.
La sfida più bella della giornata si è giocata fra Family Guy e la capolista Supernova con uno spettacolare 2-2 che sicuramente lascia più amaro in bocca a mr.Calvi, il quale dimentica in panchina Cigarini (10,5 il suo voto), mentre il sempre più Re Mida Pego questa volta riesce a resuscitare i morti e porta a casa al 90’ un insperato 11 di un redivivo Poulsen, entrato al 38’ del secondo tempo, e pareggia i conti.
C’è poi il colpaccio della Real Felix ai danni della Tennent’s (72,5-70,5) che riporta Pellegrino in piena lotta per il titolo grazie al nuovo tridente d’attacco Pazzini-Gilardino-Cavani, che, in attesa di Trezeguet, sta riportando la Real in paradiso.
Infine il premio JELLA di giornata va alla Pinco Pallino Joe che gioca in 10 e perde 65,5-66 con una Lizkaino in grande ripresa. Mr. Scotti ha senza dubbio una formazione di prima fascia, ma, così come l’amico Merlo, deve ormai rassegnarsi a un campionato da semplice comparsa, difficile infatti convivere con una sfiga pari solo a quella di Marco Masini.

Luca Toni Uber Alles


Bellissima!!
In Germania è al numero uno in classifica...

Risultati Ventiduesima Giornata

ZEDDA PIRAS - COLCHONEROS 0 - 1

LIZKAINO - PINCOPALLINO 1 - 0

ESTUDIANTES - VIRTUS JULENZA 2 - 1

FAMILY GUY - SUPERNOVA 2 - 2

TENNENT'S - REAL FELIX 1 - 2

Risultati Coppa Nazionale


ZEDDA PIRAS - TENNENT'S 0 - 1

SUPERNOVA - PINCOPALLINO 2 - 0

giovedì 5 febbraio 2009

Don't Look Back In Anger dedicata a Kakà


Omaggio a alla capolista Supernova e al suo allenatore mr. Pego, che immagino fosse presente all'evento...

lunedì 2 febbraio 2009

Simply Paul Gascoigne

I campionissimi si distinguono dalla massa per i loro record: a soli sedici anni Pele' si laureo' campione del mondo, a quindici anni Rivera fece il suo esordio nella massima serie del campionato italiano di calcio, a quarantadue anni Piola segno' il suo ultimo gol in serie A, a diciassette anni Maradona esordi' con la nazionale maggiore.

Ci fu pero' un campione che si distinse tra i campioni: a undici anni passeggio' nudo lungo il Tamigi con una bottiglia di birra in mano, a tredici anni toccò ripetutamente il culo alla sua professoressa di scienze, a quattordici organizzo' e partecipo' alla sua prima orgia di gruppo, a diciotto anni riusci' a passare un sabato sera senza bere, il giorno dopo esordi' in Premier League, quel campione fu Paul Gascoigne.

Gazza fu il miglior giocatore dei mondiali di calcio in Italia deliziando con le sue giocate i tifosi di tutto il mondo.
Gazza fu arrestato ripetute volte per risse e atti osceni in luoghi pubblici.
Gazza partì dal limite dell’area di rigore, dribblò 8 giocatori si presentò al limite dell’area di rigore e con un tiro secco e preciso mise la palla sotto l’incrocio dei pali: segnò così la sua prima e unica autorete.
Gazza fu capace di non arrabbiarsi quando a San Siro gli tirarono un'arancia, anzi: la prese, la sbucciò e la mangiò.
Gazza fu un eroe, un coglione, un fenomeno, un ciccione, un esempio da imitare, un esempio da non imitare, era tutto ed era niente.

Se Dio avesse avuto il vizio del football sarebbe stato Maradona o Pelè, se avesse avuto il vizio del football e il vizio del bere sarebbe stato Paul "Gazza" Gascoigne."

Ora lo chiudono in una cella frigorifera per 30 secondi al giorno a meno 100 gradi per alzare le sue difese immunitarie e combattere la sua voglia di bere.

Rispetto

MEXES: LITE E RISSA CON UN PUGILE LAZIALE

ROMA, 2 febbraio 2009 - Il difensore francese della Roma, Philippe Mexes, è stato coinvolto in una rissa in un locale notturno di Roma. Lo ha riferito l'emittente radiofonica Rete Sport, nel corso del contenitore del mattino dedicato alla squadra giallorossa. Mexes, che era in compagnia dell'altro francese della Roma, Menez, è stato affrontato da un gruppetto di tifosi laziali, all'interno della discoteca Gilda. Tra questi, secondo le indiscrezioni ancora da confermare che emergono con il corso dei minuti, ci sarebbe stato anche un pugile, addirittura un azzurro che ha partecipato ai Giochi di Pechino 2008. L'alterco avrebbe poi dato luogo ad una colluttazione. Secondo quanto riportato dall'emittente, Mexes avrebbe dovuto fare ricorso alle cure dei medici al pronto soccorso.
I due calciatori non hanno fatto denuncia ma, per alcuni secondi, fuori dalla discoteca, uno dei locali più noti della capitale, si è temuto il peggio. Tre tifosi laziali, riconoscendo Mexes e Menez, li avrebbero provocati e, una volta avvicinati, li hanno spintonati, apostrofandoli con parole offensive. Secondo l'agenzia Ansa, la lite si è conclusa poco dopo, con l'arrivo dei carabinieri ed una stretta di mano tra i tifosi biancocelesti e i due giocatori.

Inutile aggiungere che già non resisto più nell'attesa di un commento di Gazza.