venerdì 31 ottobre 2008

Nona Giornata


ZEDDA PIRAS - SUPERNOVA

LIZKAINO - ESTUDIANTES

COLCHONEROS - PINCOPALLINO

REAL FELIX - VIRTUS JULENZA

TENNENT'S I. C. - FAMILY GUY

Coppa Nazionale


ESTUDIANTES - COLCHONEROS

REAL FELIX - FAMILY GUY

giovedì 30 ottobre 2008

Rinvio Roma-Sampdoria

Roma-Sampdoria è durata solo 5 minuti e 20 secondi. La sospensione temporanea è diventata definitiva dopo venti minuti, quando Tagliavento, accompagnato dai capitani Totti e Cassano, ha ispezionato il campo tentando invano di far rimbalzare il pallone.
Non sarà facile trovare a breve una data per il recupero, visti gli impegni della Roma in Champions League e della Samp in Coppa Uefa. "Sia il nostro calendario che quello della Roma è pieno di impegni - ha spiegato Marotta, dg blucerchiato -. D'acchito non vedo una data, forse si dovrà andare a fine dicembre o addirittura ai primi di gennaio e sarebbe penalizzante per l'umore delle due squadre proseguire il campionato con una gara ancora da giocare".
Solita questione recuperi: Che si fa?
- 6 a tutti i giocatori di Roma e Samp?
- media voto?
- aspettiamo il recupero?

mercoledì 29 ottobre 2008

Ottava Giornata


LIZKAINO - COLCHONEROS

ESTUDIANTES - TENNENT'S I. C.

SUPERNOVA - REAL FELIX

FAMILY GUY - ZEDDA PIRAS

VIRTUS JULENZA - PINCOPALLINO

martedì 28 ottobre 2008

Qui Estudiantes

L'inatteso Bernardo Corradi affonda la capolista permettendo agli studenti di tornare ai tre punti dopo alcune prestazioni non del tutto convincenti. Successo prezioso perchè ottenuto contro la squadra attualmente più temibile del campionato.

lunedì 27 ottobre 2008

Risultati Settima Giornata


ZEDDA PIRAS - ESTUDIANTES 1 - 2

COLCHONEROS - VIRTUS JULENZA 0 - 0

PINCOPALLINO - SUPERNOVA 1 - 1

REAL FELIX - FAMILY GUY 3 - 3

TENNENT'S I. C. - LIZKAINO 0 - 1

mercoledì 22 ottobre 2008

Settima Giornata


ZEDDA PIRAS - ESTUDIANTES

COLCHONEROS - VIRTUS JULENZA

PINCOPALLINO - SUPERNOVA

REAL FELIX - FAMILY GUY

TENNENT'S I. C. - LIZKAINO

martedì 21 ottobre 2008

Commento Sesta Giornata

AC LIZKAINO – AC ZEDDA PIRAS 0-1

Lo Zedda torna a vincere grazie ad una squadra che raramente prende insufficienze. Il totale dei voti dei giocatori è esattamente di 66 e il gol di Mantovani (9), preferito astutamente a Siviglia, legittima il punteggio. Per la Lizkaino non va a segno nessuno e le pessime prestazioni di Carrizo e Amoruso fanno piangere mister Lissi che si ritrova al penultimo posto in classifica. Campanello d’allarme per i sardi è il risultato striminzito, ma la buona notizia arriva dalla panchina: Rocchi è tornato al gol.

ESTUDIANTES – REAL FELIX 1-1

Finisce in parità il derby dei fantacalciomani (pare che Felice disputi 12 tornei in 4 contee diverse, mentre Fabio “si ferma” a 7 fantacampionati) ma i rimpianti non mancano per entrambi gli allenatori. Domenica sera, durante una delle sue serate giovani all’Old Fashion, alle orecchie di mister Disi è pervenuta la notizia di un eurogol del suo panchinaro Stankovic (10,5), a quel punto l’unica soluzione per il nostro presidentissimo è stata “un Long Island Ice Tea, carico per favore…”.
Ma la sera prima il suo dirimpettaio in classifica Felice non era stato da meno quando alla notizia della doppietta dell’ex milanista Gilardino (14), è stato costretto a far sparire dalla mensola dei liquori di Pellegrino senior una pregiatissima bottiglia di Tennesee Whiskey. Dopo aver risparmiato alla bottiglia il fondo in attesa di tempi migliori, il giorno dopo ha deciso di seccarla del tutto quando ha letto sul televideo delle 2 pere prese da Amelia.
Da fonti quasi certe ci è giunta la notizia che il presidente della Real Felix si sarebbe recato questa mattina presso il Lidl di Pioltello ad acquistare un whiskey low cost per rabboccare la bottiglia vuota in modo da poterla rimettere nella mensola del padre.

FC SUPERNOVA – VIRTUS JULENZA 3-2

Fuochi d’artificio nella sfida mottese fra Pego e Lore. Quando ti segnano Lavezzi (12), Tiribocchi (9,5), Amauri (9,5) e Hamsik (10) puoi solo vincere… a meno che il tuo portiere in serata non prenda 4 pappine in casa e giochi contro Ronaldihno (14)… ma il brasiliano non è bastato alla Virtus a compensare le gravi insufficienze di Handanovic (3) e Juan (4,5) e mister Pego porta a casa una strameritata vittoria. Impressionante lo stato di forma dei giocatori della Supernova, che segnano a raffica e rendono sempre ad alti livelli, molto sfortunato mister Lore che con un Dinho così avrebbe fatto punti su tutti gli altri campi.

FAMILY GUY – PINCO PALLINO JOE 1-0

Nonostante le 7 insufficienze la Family Guy vince per il rotto della cuffia 66.5 a 65 contro la Pinco Pallino. Il santo di giornata è Ferreira Pinto (10) da Bergamo che salva letteralmente il culo a una squadra a dir poco sottotono. In ogni caso è una vittoria meritata dato che la Pinco Pallino riesce a fare peggio dei suoi avversari e non segna neanche un gol; in attacco il migliore è il panchinaro Larrivey (6) e ci asteniamo da ulteriori commenti…

TENNENT’S ICE COLD – LOS COLCHONEROS 3-1

E’ notte fonda per i Colchoneros che vengono stesi dalla supercoppia di giornata Di Vaio (14,5)-Ibracadabra (15). Acquafresca (10,5) entra al posto del recidivo Adriano e segna, ma il suo +3 è cancellato dall’autorete di Domizzi e l’altro marcatore Volpi è dimenticato in panca da mister Mimmo che ormai ascolta radio Maria e aspetta i gol di Bellucci come ultima speranza.
La Tennent’s, già reduce dalla vittoria sulla capolista della scorsa giornata, conferma che la sua classifica è bugiarda: 3 gol segnati nonostante il 3 di Manninger e altre 3 insufficienze e Rimmel Mascara goleador in panchina, i futuri sfidanti sono avvisati.

Risultati Sesta Giornata


LIZKAINO - ZEDDA PIRAS 0 - 1

ESTUDIANTES - REAL FELIX 1 - 1

SUPERNOVA - VIRTUS JULENZA 3 - 2

FAMILY GUY - PINCOPALLINO 1 - 0

TENNENT'S I. C. - COLCHONEROS 3 - 1

sabato 18 ottobre 2008

Sesta Giornata


LIZKAINO - ZEDDA PIRAS

ESTUDIANTES - REAL FELIX

SUPERNOVA - VIRTUS JULENZA

FAMILY GUY - PINCOPALLINO

TENNENT'S I. C. - COLCHONEROS

giovedì 16 ottobre 2008

Simply Paul Gascoigne



Nel video di oggi si ride grazie al mitico Gazza Gascoigne, the clown... Tralasciamo le sue pessime condizioni attuali e godiamoci bravate e perle con la palla tra i piedi di un personaggio a dir poco unico!
Che spettacolo!!

lunedì 13 ottobre 2008

L'uomo che visse due volte



Il video di oggi è dedicato a un bizzarro personaggio che dopo aver segnato gol del genere e dopo aver fatto scatenare le aste del fantacalcio di un quinquiennio fa alla sua chiamata, oggi è (giustamente) senza squadra nella nostra lega.

La vita è strana. L' uomo che visse due volte, la prima come Eriberto e la seconda come Luciano, da quando ha ritrovato se stesso ha perso la sua identità calcistica. «Io non credo né al destino né alla scaramanzia. Sono felice che tutti ora mi conoscano con il mio vero nome e non posso negare che sia un momento negativo della mia carriera. Ma non mi manca niente per tornare a giocare alla grande». Si faceva chiamare Eriberto, aveva quattro anni in meno e trottava sulla fascia come nemmeno Varenne all' Amérique insieme al suo gemello Manfredini (anche lui non si è più ripetuto a quei livelli). 35 partite e 4 gol in B, una promozione conquistata prendendosi il Chievo sulle spalle e correndo, correndo, correndo: 30 partite e 4 reti in A nella stagione delle meraviglie, dei pandorini dei record, di mastro Del Neri conteso dalle grandi. Il suo segreto, l' identità falsa, era al sicuro. Protetto dalla grana spessa della sua vergogna e dall' omertà di Rio Bonito, il paese a un' ora d' auto da Rio de Janeiro dove la Grande Bugia era nata. Un Coleman Silk, lo straordinario personaggio di Philiph Roth, sudamericano e un po' più leggero: la macchia, in questo caso, riguardava «solo» nome, cognome e data di nascita. Ma il prezzo da pagare era comunque altissimo: due feste di compleanno, quella vera e quella finta («Per anni mi sono fatto gli auguri da solo»), il batticuore a ogni controllo doganale («Io e il mio segreto, marchiato sul passaporto: vivevo come un ricercato»), una vita di menzogne («Non potevo comprare una casa, una macchina, niente. Aspettavo un figlio e non potevo dargli il mio nome. Pensavo al futuro e lo vedevo brutto»). Bugie alla fidanzata Raquel, ai compagni, allo specchio. «Non avevo più nemmeno il coraggio di guardarmi in faccia». Da bambino, orfano di mamma Lineti e papà Niuto, cinque fratelli e un mestiere da inventare, si era fidato di un certo Moreno: «Ragazzino, dai retta a me. Hai le qualità per sfondare come calciatore ma sei troppo grande. Devi abbassarti l' età e cambiare nome. Penso a tutto io. Non ti preoccupare: in Brasile lo fanno tutti». Il Fu Mattia Eriberto fece il patto col diavolo: rinunciò a se stesso per diventare un grande calciatore. «Ero confuso, la mia famiglia non aveva da mangiare. Avrei fatto di tutto per aiutarla e per realizzare il mio sogno». Palmeiras (250 real al mese, circa 150 euro), Bologna («Mi avevano notato in un torneo a Tolone, mi offrirono un quadriennale da 800 milioni di lire all' anno. Non ci potevo credere...»), Chievo. «Ero felice e disperato insieme. Il peso di un nome che non era il mio stava diventando insostenibile. Avevo sempre un pensiero fisso in testa, un peso che mi chiudeva lo stomaco». Un' estate, in vacanza, porta Raquel a Rio Bonito a conoscere la famiglia. «Lucius, Lucimar, Luis, tutti nomi simili ... - nota lei -. Da dove salta fuori Eriberto?». È troppo. Luciano Siqueira de Oliveira confessa. Cambia i documenti, si riprende i suoi 28 anni, rischia il carcere in Brasile, si becca una squalifica di 8 mesi (poi ridotti a 5) in Italia. E ricomincia a respirare. «Libero. Sereno. Felice di camminare a testa alta e di guardare la gente negli occhi». L' Inter fu la prima squadra del nuovo Luciano. In prestito dal Chievo, l' occasione di una carriera. «Sono arrivato a Milano pieno di entusiasmo, di certo non mi aspettavo che l' avventura finisse così presto. Non parlerei di fallimento, ma di delusione sì». Una stagione travagliata per i neroazzurri, dal 4-4-2 di Cuper al 3-4-3 di Zaccheroni. «Per me non c' era spazio: di occasioni per dimostrare quanto vale Luciano ne ho avute davvero poche». Sei, per la precisione: 4 in campionato (espulso con l' Udinese, 65' con Modena e Siena, 15' con la Samp), 2 in Coppa Italia (Reggina). È tornato a casa, a Verona, con una gran voglia di rivincita. «Ma non mi pento di tutto ciò che ho fatto. Ero disperato: avevo bisogno di aiutare i miei cari».
Luciano ora fa di nuovo l' ala destra del Chievo. Eriberto, quello vero, continua a fare il contadino a Rio Bonito.
Ma dato che "in Brasile lo fanno tutti", secondo voi quanti anni aveva Rivaldo quando è arrivato al Milan??

giovedì 9 ottobre 2008

3MST

DJ Seba «tre metri sopra la traversa».

Nella foto -insieme a Seba- Manuel Da Costa, diventato grazie al nome Re di Firenze per procura. Altro che MP3 Delvecchio...

mercoledì 8 ottobre 2008

Cori per Mexes

Sei Bellissim..A!!!

Mexi come back!

Questo è troppo! Prima le gravissime esternazioni del commentatore Marcus Gujdonsen, poi il meschino striscione «La mamma di Mexes è Platinette», trovato affisso nei paraggi del campo d'allenamento Supernova.
Philippe vuole l'Estudiantes! E l'Estudiantes rivuole Philippe. «La cessione di Filippo il Bello è stata la più sofferta della mia gestione -dichiara l'allenatore degli studenti- e con lui potrebbe tornare, a furor di popolo, anche Reto Ziegler».

Commento Quinta Giornata


AC ZEDDA PIRAS – TENNENT’S ICE COLD 0-2

Prima sconfitta stagionale per la capolista contro una SuperTennent’s grazie a un superbo Ibrahimovic finalmente decisivo.
La perla dello “zingaro” vale un 11 in pagella che, aggiunto alla doppietta dell’ex Floccari (14,5), significa vittoria netta per gli scozzesi nel derby dei produttori di alcool. Lo Zedda paga la giornata negativa del centrocampo con Camoranesi, Mancini, Taddei e Aquilani che collezionano insufficienze e registrano voti inferiori a colleghi meno noti quali Cossu (6,5), Marcolini (6) e Galloppa (7). Mister Gazza spera di recuperare dopo la pausa gli infortunati di lungo corso Totti e Rocchi per non perdere la testa della classifica.

LOS COLCHONEROS – FC SUPERNOVA 1-0

Dopo un mese ecco la prima vittoria stagionale dei “materassi” di Mimmo, che, dopo una visita portafortuna al loro vate Liga, superano la vicecapolista Supernova di misura. E’ l’attacco a dare i tre punti con l’Imperatore Adriano che regala assist e gol e Del Piero che disegna traiettorie imprendibili su punizione, ma una critica al Mimmo nazionale la dobbiamo fare: perché insistere con Acquafresca (5) che giocava con il Milan e non puntare su Palladino (9,5) in casa con il Napoli? Ma la risposta in effetti la conosciamo già… Da buon interista, sai che goduria se il bomber del Cagliari avesse segnato ai cugini?? Apprezziamo il gesto…
Poteva essere una grande giornata per la Supernova, che deve mangiarsi le mani per aver schierato un francese biondo con equivoci gusti sessuali in difesa. Tale transalpino, definito Filippo il bello (forse kalòs, ma di certo non agatòs), decide di prendere un bel 3 in pagella e annullare l’ottima giornata del duo che fin’ora era mancato a mister Pego Lavezzi (10)- Tiribocchi (9) e che avrebbe portato in vetta la squadra.

PINCO PALLINO JOE – ESTUDIANTES 0-2

Come già sottolineato nell’ottima rubrica Qui Estudiantes, il merito della bella vittoria della squadra del Magnifico Presidente Disi va al centrocampo, con le perle di Doni (che finalmente segna il primo gol ma prende il solito giallo) e Kuzmanovic. Attacco invece da rivedere a causa della giornata no del Milan.
La Pinco Pallino non deve però buttarsi giù di morale. Ha giocato in 10 e ha collezionato in ogni caso 2 assist e un gol dell’ottimo acquisto Miccoli, la squadra è forte, peccato solo per la panchina corta, ma molti infortunati saranno presto nuovamente arruolabili.

REAL FELIX – AC LIZKAINO 1-0

Gyorgy Garics. L’austroungarico proveniente da Napoli. Il soldatino. Il Cafù delle alpi. Da oggi il presidente Pellegrino ha un nuovo idolo a cui probabilmente avrà dato un nuovo soprannome. Con il suo 10, il nazionale austriaco regala la vittoria a una Real Felix decisamente fortunata che così riesce a battere una Lizkaino ridotta in dieci uomini. Tanta la rabbia del due volte Dottore Lissi, che giocando in inferiorità numerica vanifica le gesta del suo pupillo ritrovato Cassano (13).

VIRTUS JULENZA – FAMILY GUY 2-1

Balzo in classifica per la Virtus Julenza di mister Lore che batte di misura la Family Guy e si porta in terza posizione. Mattatore di giornata è Fabio Quagliarella da Castellammare di Stabia (14), che prende un voto quasi tre volte superiore a quello del pallone d’oro compagno di reparto Ronaldinho (5). Ottime anche le prove di Liverani e Vargas, peccato per Denis (9,5) lasciato in panca anche se non è la prima volta che il mister lascia fuori l’attaccante che segna.
Nella Family Guy Milito (12) resta un punto fermo per la continuità di gol e prestazioni, continutà che invece non sta avendo Mutu, ancora escluso. Col senno del poi è un peccato aver messo come suo sostituto Cacia (5,5) e non super Mario Frick (10,5) altrimenti il punteggio sarebbe cambiato.

Gazza

lunedì 6 ottobre 2008

Qui Estudiantes

Una vittoria importante, considerati soprattutto i risultati sugli altri campi dove le grandi frenano e le dirette inseguitrici colmano il gap.
La Pincopallino è sfortunata, ma l'Estudiantes legittima il successo grazie all'ennesima importante prestazione della linea di centrocampo. Apre Kuzmanovic e bissa l'incantevole Doni che, come Prometeo, ruba la fiamma alle vestali del tempio del calcio. Bene così ma l'attacco, ancora una volta impalpabile, ora preoccupa.

Risultati Quinta Giornata


ZEDDA PIRAS - TENNENT'S I.C. 0 -2

COLCHONEROS - SUPERNOVA 1 - 0

PINCOPALLINO - ESTUDIANTES 0 - 2

REAL FELIX - LIZKAINO 1 - 0

VIRTUS JULENZA - FAMILY GUY 2 - 1

venerdì 3 ottobre 2008

Quinta Giornata


ZEDDA PIRAS - TENNENT'S I.C.

COLCHONEROS - SUPERNOVA

PINCOPALLINO - ESTUDIANTES

REAL FELIX - LIZKAINO

VIRTUS JULENZA - FAMILY GUY

Io non alleno, insegno calcio!



Il 3 ottobre 2005 veniva a mancare il Professore del calcio, alias Francesco "Franco" Scoglio. Un personaggio magnifico, sicuramente unico, che manca a tutti gli appassionati di calcio.
A lui dedichiamo il video di oggi e, come fatto con LOTIRCHIO, riportiamo le sue frasi più celebri.

-A Salerno non saremo ancora pronti per andare ad aggredire da Genoa. Potremo aggredire part-time...
-Che libidine quando perdo. La sconfitta mi esalta e mi fa assaporare stimoli insostituibili.
-Ci sono 21 modi per battere un calcio d'angolo e 12 per battere una punizione.
-Di me sono innamorate tantissime donne, ma la più giovane ha 70anni!
-Lei, laggiù in fondo, mi deve ascoltare, altrimenti io sto qui a parlare "ad minchiam" (10 settembre 1990, in sala stampa dopo la partita Cremonese-Genoa vinta per uno a zero dai rossoblu).
-Il doping è sempre esistito e i calciatori sono ignoranti, nel senso che ignorano elementi di chimica e farmacologia.
-Il gol preso a Bergamo calcisticamente non esiste.
-Il presidente non esiste, la squadra non esiste e la società non esiste, ma nella maniera più assoluta: esiste solo tifoseria e tecnico.
-Il prossimo anno voglio una squadra-caleidoscopio.
-In questa società ci sono delle persone che sono delle merde a livello morale.
-In questa squadra ho a disposizione doppioni, triploni, quadripliconi nello stesso ruolo.
-Io come tifoso genoano voglio fortissimamente che la samp resti in b, per poi giocarcela l'anno prossimo.
-Io conosco 5000 volti della gradinata nord, i nomi no ma i volti sì.
-Io e Cagni abbiamo la fortuna di allenare due squadre di grandi tradizioni, almeno la mia, non ci sono dubbi.
-La classifica io non la guardo dall'alto in basso, la guardo di traverso.
-La zona sporca è un accorgimento contro i buchi che può creare la zona pura. Il fuorigioco non è automatico quando lo sporco scala in avanti al posto di uno dei 4 difensori in linea.
-Lui (Stroppa) deve essere il nostro Rui Costa io voglio metterlo in condizione di sfruttare tutto il suo talento. Non deve pensare a coprire, per questi compiti ci sono altri.
-Non me ne frega nulla di chi resta al comando del Genoa, il dottore (!) Dalla Costa o il dottore Scerni, perché devono comunque capire che non contano niente: il Genoa è della sua gente.
-Non volevo fare il gesto dell'ombrello. E solo il mio modo di esultare, alla Connors.
-Oggi al campo deve venire un certo Zuzzurro. Ma chi è? Che cosa vuole? Che faccia ha?
-Oggi faccio un'analisi a 300 gradi, 60 gradi li tengo per me.
-Primo concetto importante l'uomo non esiste, è solo un'ombra che non ci deve preoccupare. Nel nostro calcio ad essere importanti sono la palla e lo spazio. Non crediate che sia difficile, in fase difensiva a ciascuno di voi chiederò solo di imparare alcuni semplici meccanismi a scalare e di essere responsabili del proprio orticello di competenza.
-Si capisce subito quando un giocatore sa fare la diagonale del rombo.
-Si fondono i metalli, non i sentimenti.
-Sogliano di difesa ne capisce più di me. Lui era un difensore che mangiava le caviglie agli avversari. Ne avrà mandati all'ospedale 6 o 7. Non come me che ero un pulitino, una fighetta quando giocavo. Bene inteso, parlo di dilettanti. Comunque sempre più che Sacchi..."
-Vede sono proprio quelli come lei che mi hanno fatto abbandonare l'Italia 6/7 anni fa... figlio mio bello, o meglio potrei dire fratello minore mio caro... o analizziamo la partita o con i se e con i ma è inutile parlare...
-Il Genoa è una cosa particolare, ha un Dio tutto suo...
-A volte penso che Gesù Cristo sia rossoblu.
-Noi siamo il Genoa e chi non ne è convinto posi la borsa e si tolga le scarpe. Noi non siamo il Roccapepe. Che poi dove cazzo sarà 'sto Roccapepe, magari è un paese bellissimo.
-Non prendo in giro nessuno quando dico che il Genoa è fra le prime 10 squadre d'Europa come nome.
-Sono un allenatore di strada, un po' prostituta, che si arrangia.
-Le caratteristiche che devono avere i miei giocatori? Senz'altro necessitano di attributi tripallici. Quelli che hanno tre palle fanno il pressing, quelli che ne hanno due giocano al calcio, quelli che ne hanno una fanno le partite fra scapoli e ammogliati.
-Come vedete non ho la coppola in testa e nemmeno la lupara incartata. (Maggio '90)
-Se il Messina salirà in A compreremo due stranieri: due marocchini o al massimo due rumeni.(Aprile '87)
-Un necrologio ripetuto costa 700.000 lire, noi abbiamo il privilegio di apparire gratis sulle prime pagine dei giornali. E con grossi titoli. (Agosto '89)
-Miura? (Il giocatore giapponese approdato al Genoa) Una macchietta applicata.
(Ad un raduno con i giocatori del Torino, del quale era allora allenatore): "Per noi -Cravero è troppo importante. Se morisse sarebbe come se cadesse il pullman della squadra da un viadotto, tanto varrebbe ritirarci dal campionato..."
-Ammiro Eriksonn, un gran signore. Proprio l'esatto contrario del sottoscritto. Lui pensa solo alla sua squadra, io, invece prima di addormentarmi prego Gesù che mi dia la squadra per battere la Sampdoria.
-A Ferrarese (a Napoli) che aveva i capelli lunghi e la barba: "tagliati barba e capelli o cercati un'altra squadra".
-Sulla formazione del milan con Gattuso in fascia destra: "questa è una formazione AD MINCHIAM".

giovedì 2 ottobre 2008

Habemus Lotito



Il video di oggi è dedicato al vulcanico presidente della Lazio Claudio Lotito.
Ecco alcune delle sue memorabili "sparate":

- alla presentazione di Zarate: "è più forte di Messi"
- dopo i primi gol di Zarate: "l'ho scoperto io personalmente guardando le cassette"
- dopo la partita di questa settimana contro il Torino: "Devo ancora capire perché Cairo mi odia. Forse perché gli ho rifilato due 'sole' come Amoruso e Bianchi"
- Sogno che lo sport, quello vero, di Abebe Bikila, diventi punto di riferimento per i giovani.
- Battaglia (del Boca) non è venuto alla Lazio perché la moglie non voleva.
- Riferendosi a Valon Behrami che aveva utilizzato l'articolo 17 della FIFA "Se lo svizzero dovesse pentirsi io, da cattolico, sono pronto al perdono, ma il ravvedimento deve essere autentico"
- a Bargiggia "Lei istiga e fa da terminale di alcuni interessi, lei diffonde notizie a istigare situazioni destabilizzanti, lei rappresenta un elemento di istigazione"
- Sempre contro Cairo: "A Torino ho trovato un ambiente poco… urbano"
- "Vi mancava il mio latino? C'era un certo scetticismo, poi però tanti si sono voluti cimentare. Lo stesso Santo Padre ha voluto reintrodurre la Messa in latino... No, non voglio dire quello, non è che mi ha ascoltato. Semplicemente, il Papa ha sottolineato l'importanza del latino"
- "Sono come Gesù che ha cacciato i mercanti dal tempio"
- "Una delle mie doti maggiori è l'essere sinestetico, ovvero la capacità di comunicare contemporaneamente con più interlocutori e cercare di farlo sempre al meglio"
- "la piazza di Roma e' particolare e soffre il fatto che alcune persone rappresentino una lazialita' "cicero pro domo loro"
- sulla politica " I "prenditori" e i "magnanger" sono quelli che pensano solo al binomio "F&S": figa-soldi. Non uno come me che è un monogamo convinto e per questo piaccio in Vaticano. Uno che ha ritirato su una società come la Lazio che aveva 1070 miliardi di debiti. Eppure ci vorrebbe proprio gente come me per far "rialzare", per dirla con Berlusconi, un paese dove la gente non ne può più perché ha fame."
- su Veltroni "Un giorno il mio autista mi informa che c'è Veltroni che mi spara contro a Radioradio. Allora io telefono in trasmissione e gli dico testuale: "Caro Veltroni tu hai commesso sette peccati capitali: ti piace l'Africa è l'hai portata a Roma, hai trasformato Roma in una città africana; hai triplicato il debito del Comune; hai fatto un sacco urbanistico che non si ricordava dai tempi dell'Impero romano, 70 milioni di metri cubi, una città come Napoli."
- a Claudio Lopez: "Dice io c'ho un contratto! e io non te faccio entrà a Formello"
- la superclassica "Io sono per un calcio moralizzato e didascalico"
- al suo arrivo: "Ho preso la Lazio al funerale, l'ho portata in coma irreversibile"
- alla curva nord: "Me contestano? È solo na sparuta minoranza."
- a Galliani nella trattativa Oddo: "Pagare moneta vedere cammello"
- "Gli altri parlano di pallone, io parlo di calcio"
- infine una citazione di Moggi su Lotito: "Lui da ragazzino era scemo. Ora è scemo e vanesio"

mercoledì 1 ottobre 2008

L'affaire Zarate

Registro in presa diretta: «Zarate segnerà altri cinque gol», «Zarate ha avuto culo», «Zarate è un fuoco di paglia» e cito Gazza: «ma se il folletto smettesse di segnare?». E non sarà che mentre tutti sentenziano sull'effimera estemporaneità dell'affaire, Zarate di reti ne segnerà altre venti?
Non ho mai nascosto le mie perplessità nei confronti degli attuali centravanti brevilinei (Messi escluso, naturalmente...), subisco ancora troppo la seduzione delle vecchie pellicole e delle foto di Boninsegna, Bettega, Kempes, Crujiff, Neeskens: campioni di prestanza, capelli lunghi, fisici scalfiti, sfrontatezza endemica. Ibrahimovic, Amauri, Torres... come quando a scuola -tutt'a un tratto- si smette di parteggiare per i pingui romani -tutti triclinio e uxoricidi- e si iniziano finalmente a caldeggiare le cause visigotiche e viva Vercingetorige! Viva le invasioni barbariche!
Devo ricredermi senza soluzione di continuità: sei reti in cinque giornate nella stagione d'esordio in Italia (come lui soltanto Falcao... sì! avete letto bene...) con un ammirevole campionario di soluzioni realizzative.
Mauro Matias Zarate, nato a Buenos Aires, ventun'anni, di famiglia agiata. Figlio d'arte: nonno Juvenal fu nazionale cileno; il padre, Sergio, giocò a lungo nell'Indipendiente de Avellaneda. Quintogenito, i quattro fratelli maggiori sono stati calciatori: Nestor (Velez Sar­sfield), Sergio Fabian (el raton, all'Ancona nella stagione 1992/93 -16 presenze, 2 reti- attuale procuratore di Mauro), Ariel Silvio (el chino, al Riccione nel 1996-97, ceduto in Spagna all'Elche dove ricorda: «Ho fatto un tunnel a Zidane: ho zittito il Bernabeu, ho a casa il quadretto di quell’episo­dio») e Rolando David (el roly, al Real Madrid per sei mesi nel 2000 -6 presenze e 1 rete- attualmente al Barcelona Sporting Club di Guayaquil).
Mauro cresce calcisticamente nel Velez Sarsfield debuttando in prima squadra nel 2004. Nel 2005 vince il Clausura segnando 10 reti. Miglior marcatore dell'Apertura 2006 (a pari merito con Rodrigo Palacio del Boca) con 12 segnature, chiude l'avventura Velez nel 2007 (75 presenze, 22 reti), acquistato dal club qatariota Al-Sadd (sei presenze, quattro reti). Al Birmingham City nel gennaio 2008 (6 mesi, 14 presenze, 4 gol), dopo la retrocessione degli small heaths in Championship Division viene ingaggiato dalla Lazio (17 milioni con pagamento spalmato in tre anni è la cifra fissata per l'eventuale riscatto, più i 3 milioni già versati all'Al Sadd per il prestito stagionale).
Lotito è un vulcano: «Zarate è più forte di Messi» (il giorno della presentazione), «la Lazio è da scudetto» (poche ore fa). La verità sta nel mezzo: Zarate è la rivelazione dell'anno. Ma è già troppo tardi per dirlo perchè Zarate, intanto, potrebbe aver segnato ancora.