sabato 22 novembre 2008

Ambro, tougher than the rest



Il ladro gentiluomo rossonero è un fan accanito di Bruce Springsteen e un assiduo frequentatore dei suoi concerti italiani. Un testimone d'eccezione(il sottoscritto) l’ha colto in ripetuti atteggiamenti "fottutamente" rock’n’roll: cantare a squarciagola le canzoni, pogare come un forsennato e abbandonarsi all’alcol e al fumo. Ospite del programma “Playerlist” di sky e chiamato a scegliere le sue canzoni preferite, inserisce “Tougher than the rest” nella sua personale top ten, guidata da un altro pezzo del Boss, “Born to Run”, “nato per correre”, titolo talmente denso di significati per Ambro da indurlo a tatuarselo sul braccio. Mai titolo fu più azzeccato, alla luce delle caratteristiche dell’Arsenio Lupin di Pesaro: mediano tanto inesauribile e caparbio quanto stilisticamente elegante.
“Tougher than the rest” è un pezzo tratto dall’album “Tunnel of Love” del 1989; disco piuttosto intimista, contraddistinto da un sound non propriamente commerciale, poco apprezzato dalla critica e incapace di eguagliare in termini di vendite il precedente “Born in the U.S.A”(ma qui si parla di una pietra miliare del rock e, a onor del lavoro, avvicinarsi al numero di copie vendute dal lavoro più rappresentativo del Boss sarebbe stata un’impresa proibitiva). Ma il Boss è sempre il Boss, non delude mai e riesce sempre a regalare ai suoi adepti splendide gemme, proprio come questa canzone, capace, insieme a ”Brilliant disguise”, di risollevare le sorti del disco. “Tougher than the rest” significa “ più forte del resto”: indubbiamente Massimo Ambrosini ha dimostrato nel corso degli anni di essere più forte di tante cose, in primis di un destino beffardo che lo stava obbligando a chiudere prematuramente una fantastica carriera, a causa di quella serie impressionante di infortuni. Proprio nel momento più difficile, quando lo sconforto per le troppe cadute sembrava avere la meglio, trova dentro di sé la forza per sconfiggere la malasorte e torna più forte e determinato di prima, confermandosi uno dei migliori centrocampisti italiani. Dopo aver chiuso trionfalmente la stagione 2006/2007 con la conquista della Champions league, inizia quella successiva nel migliore dei modi, alzando la sua prima coppa nelle vesti di capitano, la Supercoppa europea a Montecarlo. Un ritorno in pompa magna, dunque, sotto gli occhi di tutti, tranne quelli di Marcello Lippi, che l’ha escluso inspiegabilmente dagli ultimi impegni della nazionale. Siamo certi che Ambro sarà “più forte” anche dello scetticismo dell’allenatore campione del Mondo.

“So if you’re rough enough for love, honey I’m tougher than the rest”

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