martedì 2 novembre 2010

Mixed Emotions

Che effetto fa per un milanista vedere un esterno sinistro con la maglia numero 3 incantare il pubblico del White Hart Lane e costringere l'Inter alla capitolazione? Se "il Capitano" non gioca più non può essere che Gareth Bale, ventun'anni di rarefazione calcistica e un volto da manga giapponese.
Nato a Cardiff il 16 luglio 1989, Gareth Frank Bale frequenta giovanissimo le squadre di hockey e rugby della Eglwys Newydd Primary School. Il rugby è il sogno di ogni giovane gallese ma, sotto l'egida dello zio Chris Pike, ex centrocampista di Cardiff City e Fulham, Gareth diventa a dodici anni il calciatore più promettente della Whitchurch High School. Il suo professore di educazione fisica, Gwyn Morris, lo allena alla corsa sulle lunghe distanze e vara per lui una regola speciale: «Bale può giocare solo un tocco e mai con il sinistro». A quattordici anni Gareth viene selezionato per la Saints Academy di Bath, la palestra del Southampton, e a quindici ottiene l'esonero scolastico grazie alla borsa di studio "per i Servizi resi allo Sport" dal Dipartimento di disciplina. Il 1 luglio 2005 Bale può diventare un calciatore professionista firmando il suo primo contratto con il Southampton del suo scopritore Harry Redknapp ed esordendo il 17 aprile 2006, a sedici anni, nella gara vinta 2-0 contro il Millwall in First Division. Meno di un mese dopo Bale esordisce nella Nazionale gallese Under-21 contro i pari età di Cipro e, il 27 maggio a Cardiff, in Nazionale maggiore subentrando a Vaughan nell'incontro amichevole contro Trinidad. Nella stagione successiva Gareth diventa titolare stabile, impiegato come terzino sinistro da George Barley, nuovo allenatore dei Saints dopo le dimissioni di Redknapp, mentre nel Galles segna la sua prima rete il 7 ottobre 2006 (a 16 anni e 315 giorni) contro la Slovacchia in un incontro valido per le qualificazioni europee. Dopo 40 presenze con 5 reti, terminato il tirocinio insieme a Theo Walcott nella South Coast, Bale viene ceduto nel 2007 al Tottenham per dieci milioni di sterline, cifra astronomica per un esterno diciottenne, esordendo con gli Spurs il 26 agosto contro il Manchester United di Sir Alex Ferguson. Il 1 settembre Bale segna nella partita contro il Fulham la sua prima rete in Premier League e vince con gli Spurs la Coppa di Lega inglese.
Il 13 aprile 2010 Bale sigla, appena subentrato a Germaine Jenas, la rete decisiva (2-1) contro l'Arsenal: la splendida vittoria contro i Gunners, eterni rivali, è la consacrazione per Gareth, ancora a segno sette giorni più tardi contro il Chelsea. Al termine della stagione il Tottenham ottiene, dopo 52 anni lontano dal primo palco europeo, la sua prima partecipazione alla Champions League.
Il 21 agosto di quest'anno Gareth sigla la sua prima doppietta contro lo Stoke City e il 20 ottobre sceglie San Siro per ammaliare il gotha del calcio europeo con 3 reti contro l'Inter. Poche ore fa Bale regala, ancora contro l'Inter, la prestazione più bella della sua ancora breve vita calcistica ancora tutta da scrivere, trascinando gli Spurs a una splendida vittoria. Sono le prime righe di un nuovo capitolo della storia del Galles, la terra degli esterni sinistri più forti del Regno Unito.

6 commenti:

  1. post dedicato a chi questa sera, poco più tardi delle 21, mi ha scritto l'sms: «sono innamorato di gareth», seguito dal successivo, decisamente più criptico: «maledetto cravatta gialla».
    Maybe you're not the only one with mixed emotions...

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  2. Questo maledetto figlio di puttana e un fenomeno...

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  3. non so dove hai preso i tuoi dati ma su wikiperdia (vedi post su facebook) si parla di 5 milioni di sterline non 10... oiù o meno 8 milioni di euro; quando ne chiedevano 11-13 l'anno scorso forse glieli si potervano dare...

    ma io di calcio non ci capisco un cazzo e come ovviamente sai bene la colpa del suo mancato acquisto è di seedorf come qualsiasi cosa accada al milan...

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  4. cmq è vero ha troppo un volto da fumetto giapponese!!!

    p.s.: Paolino non era mancino

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  5. hai ragione: non capisci un cazzo di calcio se credi che quella palla non dovesse essere spedita direttamente tra le mani di casillas o meglio ancora a fondo campo senza nemmeno fare un rimbalzo. ma il signor clarence seedorf, il giocatore più forte del mondo, non le fa queste cose, nooo! queste sono bassezze calcistiche alla viva il parrocco, robe da portanova, da carrozzieri! meglio servire comodamente xabi alonso, al 95, contro il real in proiezione offensiva perché sotto di un gol.
    va così: che quando non si parte titolari, quando non si sale in cattedra, quando non si risolve una partita da soli, allora tanto vale farsi una bella passeggiata di minutaggio, contro il real madrid in champions league così come di giovedì contro le giovanili del varese.
    non mi resta che attendere una di quelle 3-4 partite annuali in cui seedorf gioca effettivamente da fuoriclasse per salire sul carro del vincitore con passo discreto. e nel mentre andrò ancora fierissimo delle bordate di fischi e insulti che il mio popolo, ogni settimana, dedica all'unico giocatore del milan che li merita.

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