venerdì 5 novembre 2010

LA STRAORDINARIA CONTRADDIZIONE DI UN UOMO GOL

MILANO - È stata una bellissima partita di calcio dove il caso ha potuto molto e la ragione quasi niente. Il Milan stava vincendo quando non meritava e il Real ha pareggiato quando aveva già perso. Mourinho ha esultato molto perché il pareggio lo tiene lontano dagli avversari e lascia al suo Real una imbattibilità inconsueta di questi tempi. Allegri si sarebbe accontentato prima del pareggio, ma non alla fine. Il Milan è stato spesso in soggezione del Real, ma questo va messo nel conto.
Sono due squadre diverse. Il Real ha esattezza, il Milan ha attimi di isteria che ottengono però gli stessi risultati. È straordinario che l’uomo della partita sia una volta ancora Inzaghi. Non c’è regola nel calcio per cui uno di 37 anni possa risultare ancora così decisivo. È possibile che Inzaghi tragga respiro dal progredire stesso del calcio, dalla necessità che il centravanti debba sempre di più aiutare gli altri e partire da lontano. Così uno come lui, condannato a essere vecchio stampo, prende tutti di sorpresa. La facilità con cui Inzaghi ribalta la partita è di altri tempi, come nel calcio dei ragazzi quando entrava il diverso che aveva fatto tardi a scuola. È questo che fa pensare. Come possono una squadra come il Real, figlia di grandi investimenti e di idee, o una squadra come il Milan, portatore di una modernità barocca, spinta nell’angolo più evidente di se stessa, dipendere ancora dal puro istinto di un vecchio signore magro e non atleta, contraddizione evidente di tutto quello che è il calcio di oggi? C’è ancora qualcosa che sfugge ai taccuini di Mourinho e alle leggi universali. Il puro particolare agonistico di giocatori che sentono in anticipo dove andrà a crescere il gol. Inzaghi è una contraddizione straordinaria. Non sa giocare a calcio, è incapace di restituire il pallone, incapace di un dribbling, di un colpo di fantasia. Sa solo segnare, se questo non fosse abbastanza, non fosse la base e il punto di qualunque arrivo.
MARIO SCONCERTI, Corriere della Sera, 4 novembre 2010

6 commenti:

  1. credo che se avessi scritto tu un articolo su pippo sarebbe stato di gran lunga migliore di questa schiezza made in sconcertilandia.

    sarà che sono prevenuto ma nn mi piace come persona, non mi piace come crede di pensare il calcio e anche quando i suoi pensieri sono appena accettabili... semplicemente non mi piace come scrive... al liceo nn avrebbe la sufficienza.

    disi ribadisco tu scrivi meglio... poi non ci capisci una bega come lui ma vabbe non si può essere profumieri e esperti di calcio al tempo stesso

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  2. E invece io credo che quest'articolo sia scritto bene e che si possa, anzi, si debba far distinzione tra l'insopportabile Sconcerti dei furori televisivi dal giornalista che, a bocce ferme, scrive applicando una metodologia diversa perché senz'altro più smussata.
    Mi piace quando scrive che «il Real ha esattezza, il Milan ha attimi di isteria che ottengono però gli stessi risultati» e trovo corretto, mio malgrado, definire il Milan attuale come portatore «di una modernità barocca, spinta nell’angolo più evidente di se stessa». Certo, scrivere che Inzaghi non è un atleta (!!!) o che «non sa giocare a calcio» è da querela, ma Sconcerti, ipotizzando con una suggestione argomentativa «il puro particolare agonistico di giocatori che sentono in anticipo dove andrà a crescere il gol», è riuscito a sublimare quella strana idiosincrasia che tutti conoscono ma che nessuno è in grado di spiegare, ovvero il MIRACOLO PIPPO INZAGHI.

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  3. è un gran articolo del vecchio Marione... non saprei come descrivere meglio di così l'incredibilità di Pippo Inzaghi ("non sa giocare a calcio, sa solo segnare").
    A Disi piace perchè quando scrive, e solamente quando scrive, Sconcerti è un esteta e si piace da solo.
    Anche se a mio parere i giornalisti sportivi (e qui Fabio mi smentirà) non dovrebbero utilizzare un linguaggio così aulico...
    Prendiamo la "modernità barocca" del Milan, è una frase bella, bellissima da leggere, e forse proprio a questo punto della lettura Disi ha deciso di pubblicare l'articolo sul blog, ma diciamoci la verità, ammettiamo che non vuol dire un cazzo??

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  4. mah l'ho riletto e ancora non mi piace...

    ripeto oltre allo stile anche e soprattutto le opinioni

    inzaghi non sarebbe un atleta? è l'altela per antonomasia... ormai da anni non lo si vede più "in vita", ha appreso tutti i segreti di capitan Maldini e si è allungato la carriere con una intelligenza incredibile. ha 37... nn si arriva a giocare così a 37 se non si è atleti.

    colpi di fantasia? boh io lo trovo geniale... credo ci voglia molta fantasia, oltre all'istinto, per immaginare che il cross di ibra venga reso pericoloso da un'uscita alla abbiati di casillas e farsi trovare li per buttarla dentro.

    non so è proprio avere idee agli antipodi... o forse sconcerti usa volontariamente delle iperboli al negativo su pippo affinchè il suo articolo "faccia notizia", se ne parli... credo che questo un giornalista capeca non abbia bisogno di farlo.

    poi i gusti sono gusti oh... se a voi piace pace

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  5. Inzaghi è l'atleta per eccellenza: Sconcerti in pensione!!!

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  6. JULIO SERGIO

    BOVO
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