giovedì 4 dicembre 2008

Crazy Gazza

Notte brava per il presidente Gazza. Dopo essersi gustato l’impresa della sua Lazio, ma evidentemente ancora non pago della pera calcistica dei 120’ trascorsi davanti ai cristalli liquidi, il presidente della capolista non ha trovato di meglio da fare che sintonizzarsi via internet su un canale argentino dove trasmettevano Internacional - Estudiantes, finale di ritorno della coppa Nissan sudamericana (l’equivalente della nostra uefa) con inizio alle 00.45. Roba da Futbolandia. Neanche a farlo apposta poi, pure questa partita è finita ai supplementari e al fischio finale l’angolino basso del pc indicava un orario più consono ad una chiusura dell’Old Fashion che a una serata casalinga.
Ma pare ne sia valsa la pena. La partita infatti non ha deluso le aspettative con una grande Estudiantes che nei tempi regolamentari è riuscita a riequilibrare lo 0-1 subito in casa nella partita di andata grazie al gol di Alayes, che ha portato le due squadre ai tempi supplementari. Un fiasco per i 56.000 dello stadio José Pinheiro Borda di Porto Alegre che, rassicurati dal risultato maturato in Argentina, già dal primo minuto erano pronti a festeggiare la vittoria finale. La compagine di Veron gioca un primo tempo che possiamo definire “all’italiana”, con una difesa rocciosa che respinge i numerosi assalti brasiliani e l’attacco pronto a ripartire in contropiede, mentre nella ripresa affonda il colpo sugli sviluppi di un calcio d’angolo gelando lo stadio. Ma nei supplementari l’eccellente carioca Nilmar segna l’1-1 e spegne ogni sogno di gloria argentino portando la coppa in Brasile.
Inutile dire che la “brujita”, nonostante l’età e i muscoli ormai stanchi di allenarsi tutti i giorni, abbia insegnato calcio a centrocampo, ma il presidente della Zedda Piras è troppo di parte per giudicare in modo oggettivo un giocatore che è un suo idolo da sempre, alla pari, se non di più, del “matador” Salas di cui è stato compagno di squadra nella Lazio che ha vinto tutto. Veron a parte, le piacevoli sorprese per Gazza sono state Andujar, che a Palermo fu sicuramente sottovalutato a giudicare dai miracoli compiuti ieri sera (incredibile quello nell’azione che ha portato al gol di Nilmar), e il terzino Angeleri, 25enne di chiare origini italiane, che è ricorda l’instancabile soldatino Di Livio e potrebbe fare al caso del neo ct Maradona. Per quanto riguarda l’Internacional è superfluo dire che Nilmar (ex Lione senza troppa fortuna) tornerà presto in Europa, dato che nel vecchio continente il suo indiscutibile talento gli frutterebbe 10 volte quello che guadagna in Brasile; D’Alessandro invece è totalmente rinato e sembra tornato il ragazzino che paragonavano al “pibe de oro”, eppure, a differenza del compagno di squadra, lui in Europa di occasioni per dimostrare quanto vale ne ha avute tante fra bundesliga e liga spagnola, tutte inspiegabilmente con esiti mediocri. Non è il primo e non sarà l’ultimo sudamericano a cui capita di fallire in Europa, ma a vederlo giocare resta pur sempre un mistero che giochi la Nissan e non la Champions. Chissà che un giorno non si decida a tentare l’avventura in serie A, se così fosse è superfluo riferire che la Zedda Piras sarebbe pronta a scatenare l’inferno per accaparrarselo all’asta del fantacalcio.

1 commento:

  1. anch'io sono troppo di parte per poter giudicare obiettivamente la streghetta.
    con ogni probabilità ancora oggi farebbe meglio dei suoi colleghi del campionato italiano.
    anche a me è capitato di seguire qualche incontro dell'estudiantes (dio benedica sportitalia e -soprattutto- san matteo dotto) e sebastian, pur giocando da fermo, è ancora il capo. peccato soltanto per la nefanda parentesi nerazzurra.

    CRAZY GAZZA... CRAZY IULM!

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