venerdì 3 ottobre 2008

Io non alleno, insegno calcio!



Il 3 ottobre 2005 veniva a mancare il Professore del calcio, alias Francesco "Franco" Scoglio. Un personaggio magnifico, sicuramente unico, che manca a tutti gli appassionati di calcio.
A lui dedichiamo il video di oggi e, come fatto con LOTIRCHIO, riportiamo le sue frasi più celebri.

-A Salerno non saremo ancora pronti per andare ad aggredire da Genoa. Potremo aggredire part-time...
-Che libidine quando perdo. La sconfitta mi esalta e mi fa assaporare stimoli insostituibili.
-Ci sono 21 modi per battere un calcio d'angolo e 12 per battere una punizione.
-Di me sono innamorate tantissime donne, ma la più giovane ha 70anni!
-Lei, laggiù in fondo, mi deve ascoltare, altrimenti io sto qui a parlare "ad minchiam" (10 settembre 1990, in sala stampa dopo la partita Cremonese-Genoa vinta per uno a zero dai rossoblu).
-Il doping è sempre esistito e i calciatori sono ignoranti, nel senso che ignorano elementi di chimica e farmacologia.
-Il gol preso a Bergamo calcisticamente non esiste.
-Il presidente non esiste, la squadra non esiste e la società non esiste, ma nella maniera più assoluta: esiste solo tifoseria e tecnico.
-Il prossimo anno voglio una squadra-caleidoscopio.
-In questa società ci sono delle persone che sono delle merde a livello morale.
-In questa squadra ho a disposizione doppioni, triploni, quadripliconi nello stesso ruolo.
-Io come tifoso genoano voglio fortissimamente che la samp resti in b, per poi giocarcela l'anno prossimo.
-Io conosco 5000 volti della gradinata nord, i nomi no ma i volti sì.
-Io e Cagni abbiamo la fortuna di allenare due squadre di grandi tradizioni, almeno la mia, non ci sono dubbi.
-La classifica io non la guardo dall'alto in basso, la guardo di traverso.
-La zona sporca è un accorgimento contro i buchi che può creare la zona pura. Il fuorigioco non è automatico quando lo sporco scala in avanti al posto di uno dei 4 difensori in linea.
-Lui (Stroppa) deve essere il nostro Rui Costa io voglio metterlo in condizione di sfruttare tutto il suo talento. Non deve pensare a coprire, per questi compiti ci sono altri.
-Non me ne frega nulla di chi resta al comando del Genoa, il dottore (!) Dalla Costa o il dottore Scerni, perché devono comunque capire che non contano niente: il Genoa è della sua gente.
-Non volevo fare il gesto dell'ombrello. E solo il mio modo di esultare, alla Connors.
-Oggi al campo deve venire un certo Zuzzurro. Ma chi è? Che cosa vuole? Che faccia ha?
-Oggi faccio un'analisi a 300 gradi, 60 gradi li tengo per me.
-Primo concetto importante l'uomo non esiste, è solo un'ombra che non ci deve preoccupare. Nel nostro calcio ad essere importanti sono la palla e lo spazio. Non crediate che sia difficile, in fase difensiva a ciascuno di voi chiederò solo di imparare alcuni semplici meccanismi a scalare e di essere responsabili del proprio orticello di competenza.
-Si capisce subito quando un giocatore sa fare la diagonale del rombo.
-Si fondono i metalli, non i sentimenti.
-Sogliano di difesa ne capisce più di me. Lui era un difensore che mangiava le caviglie agli avversari. Ne avrà mandati all'ospedale 6 o 7. Non come me che ero un pulitino, una fighetta quando giocavo. Bene inteso, parlo di dilettanti. Comunque sempre più che Sacchi..."
-Vede sono proprio quelli come lei che mi hanno fatto abbandonare l'Italia 6/7 anni fa... figlio mio bello, o meglio potrei dire fratello minore mio caro... o analizziamo la partita o con i se e con i ma è inutile parlare...
-Il Genoa è una cosa particolare, ha un Dio tutto suo...
-A volte penso che Gesù Cristo sia rossoblu.
-Noi siamo il Genoa e chi non ne è convinto posi la borsa e si tolga le scarpe. Noi non siamo il Roccapepe. Che poi dove cazzo sarà 'sto Roccapepe, magari è un paese bellissimo.
-Non prendo in giro nessuno quando dico che il Genoa è fra le prime 10 squadre d'Europa come nome.
-Sono un allenatore di strada, un po' prostituta, che si arrangia.
-Le caratteristiche che devono avere i miei giocatori? Senz'altro necessitano di attributi tripallici. Quelli che hanno tre palle fanno il pressing, quelli che ne hanno due giocano al calcio, quelli che ne hanno una fanno le partite fra scapoli e ammogliati.
-Come vedete non ho la coppola in testa e nemmeno la lupara incartata. (Maggio '90)
-Se il Messina salirà in A compreremo due stranieri: due marocchini o al massimo due rumeni.(Aprile '87)
-Un necrologio ripetuto costa 700.000 lire, noi abbiamo il privilegio di apparire gratis sulle prime pagine dei giornali. E con grossi titoli. (Agosto '89)
-Miura? (Il giocatore giapponese approdato al Genoa) Una macchietta applicata.
(Ad un raduno con i giocatori del Torino, del quale era allora allenatore): "Per noi -Cravero è troppo importante. Se morisse sarebbe come se cadesse il pullman della squadra da un viadotto, tanto varrebbe ritirarci dal campionato..."
-Ammiro Eriksonn, un gran signore. Proprio l'esatto contrario del sottoscritto. Lui pensa solo alla sua squadra, io, invece prima di addormentarmi prego Gesù che mi dia la squadra per battere la Sampdoria.
-A Ferrarese (a Napoli) che aveva i capelli lunghi e la barba: "tagliati barba e capelli o cercati un'altra squadra".
-Sulla formazione del milan con Gattuso in fascia destra: "questa è una formazione AD MINCHIAM".

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