Registro in presa diretta: «Zarate segnerà altri cinque gol», «Zarate ha avuto culo», «Zarate è un fuoco di paglia» e cito Gazza: «ma se il folletto smettesse di segnare?». E non sarà che mentre tutti sentenziano sull'effimera estemporaneità dell'affaire, Zarate di reti ne segnerà altre venti?
Non ho mai nascosto le mie perplessità nei confronti degli attuali centravanti brevilinei (Messi escluso, naturalmente...), subisco ancora troppo la seduzione delle vecchie pellicole e delle foto di Boninsegna, Bettega, Kempes, Crujiff, Neeskens: campioni di prestanza, capelli lunghi, fisici scalfiti, sfrontatezza endemica. Ibrahimovic, Amauri, Torres... come quando a scuola -tutt'a un tratto- si smette di parteggiare per i pingui romani -tutti triclinio e uxoricidi- e si iniziano finalmente a caldeggiare le cause visigotiche e viva Vercingetorige! Viva le invasioni barbariche!
Devo ricredermi senza soluzione di continuità: sei reti in cinque giornate nella stagione d'esordio in Italia (come lui soltanto Falcao... sì! avete letto bene...) con un ammirevole campionario di soluzioni realizzative.
Mauro Matias Zarate, nato a Buenos Aires, ventun'anni, di famiglia agiata. Figlio d'arte: nonno Juvenal fu nazionale cileno; il padre, Sergio, giocò a lungo nell'Indipendiente de Avellaneda. Quintogenito, i quattro fratelli maggiori sono stati calciatori: Nestor (Velez Sarsfield), Sergio Fabian (el raton, all'Ancona nella stagione 1992/93 -16 presenze, 2 reti- attuale procuratore di Mauro), Ariel Silvio (el chino, al Riccione nel 1996-97, ceduto in Spagna all'Elche dove ricorda: «Ho fatto un tunnel a Zidane: ho zittito il Bernabeu, ho a casa il quadretto di quell’episodio») e Rolando David (el roly, al Real Madrid per sei mesi nel 2000 -6 presenze e 1 rete- attualmente al Barcelona Sporting Club di Guayaquil).
Mauro cresce calcisticamente nel Velez Sarsfield debuttando in prima squadra nel 2004. Nel 2005 vince il Clausura segnando 10 reti. Miglior marcatore dell'Apertura 2006 (a pari merito con Rodrigo Palacio del Boca) con 12 segnature, chiude l'avventura Velez nel 2007 (75 presenze, 22 reti), acquistato dal club qatariota Al-Sadd (sei presenze, quattro reti). Al Birmingham City nel gennaio 2008 (6 mesi, 14 presenze, 4 gol), dopo la retrocessione degli small heaths in Championship Division viene ingaggiato dalla Lazio (17 milioni con pagamento spalmato in tre anni è la cifra fissata per l'eventuale riscatto, più i 3 milioni già versati all'Al Sadd per il prestito stagionale).
Lotito è un vulcano: «Zarate è più forte di Messi» (il giorno della presentazione), «la Lazio è da scudetto» (poche ore fa). La verità sta nel mezzo: Zarate è la rivelazione dell'anno. Ma è già troppo tardi per dirlo perchè Zarate, intanto, potrebbe aver segnato ancora.
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