Torna l’equilibrio nel fantacampionato mottese. Le prime due in classifica in poche giornate si sono “bruciate” tutto il vantaggio nei confronti delle inseguitrici, così il gap, che era arrivato anche a +10 punti, è ora ridotto a +2 punti e il campionato è di nuovo apertissimo con 6 squadre in 9 punti pronte a lottare per il titolo.
A sorridere di più dopo la ventiduesima giornata è mr.Disi con un’Estudiantes in grande forma e in continua crescita che batte la Virtus Julenza dell’ormai rassegnato Merlo e sale in classifica approfittando dei passi falsi di tutte le squadre che lo precedevano.
Chi invece proprio non può sorridere è la Zedda Piras, che perde contro il fanalino di coda Colchoneros, l’undici sardo è la brutta copia della squadra che a inizio stagione sembrava poter dominare il campionato. La compagine di Gazza non vince mai e segna raramente ormai da mesi e fra infortuni e flop milionari (vedi Mancini e Aquilani), la squadra ormai non convince più neanche il suo stesso allenatore di poter raggiungere il podio.
La sfida più bella della giornata si è giocata fra Family Guy e la capolista Supernova con uno spettacolare 2-2 che sicuramente lascia più amaro in bocca a mr.Calvi, il quale dimentica in panchina Cigarini (10,5 il suo voto), mentre il sempre più Re Mida Pego questa volta riesce a resuscitare i morti e porta a casa al 90’ un insperato 11 di un redivivo Poulsen, entrato al 38’ del secondo tempo, e pareggia i conti.
C’è poi il colpaccio della Real Felix ai danni della Tennent’s (72,5-70,5) che riporta Pellegrino in piena lotta per il titolo grazie al nuovo tridente d’attacco Pazzini-Gilardino-Cavani, che, in attesa di Trezeguet, sta riportando la Real in paradiso.
Infine il premio JELLA di giornata va alla Pinco Pallino Joe che gioca in 10 e perde 65,5-66 con una Lizkaino in grande ripresa. Mr. Scotti ha senza dubbio una formazione di prima fascia, ma, così come l’amico Merlo, deve ormai rassegnarsi a un campionato da semplice comparsa, difficile infatti convivere con una sfiga pari solo a quella di Marco Masini.
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