lunedì 6 dicembre 2010

Ai milanisti, a quelli che amano il calcio

Quello che voglio dire (vedi commenti post precedente) è che il Milan è sempre stato qualcosa di più che una squadra da che esisto. La prima squadra per cui ho tifato, la prima maglietta che ho avuto, indossata ai giardinetti con orgoglio...

Erano i primi anni '90, a 5 o 6 anni si tifa per la squadra che vince di più, una squadra che non solo vinceva, una Squadra con la "S" maiuscola come il Grande Torino, il Real di Di Stefano, l'Ajax di Cruijff ed il Barcellona dei giorni nostri.. Poi arrivò la Fiorentina con quel 3 a 2 per la "vecchia signora" del 4 Dicembre 1994 dopo il momentaneo doppio vantaggio viola firmato Baiano Carbone (nasceva calcisticamente in quel giorno Alessandro Del Piero). Vedere Idris e tanti Juventini festeggiare per quella partita mi fece capire che era giusto stare con i più deboli, con Batigol, con il Giglio per magari un giorno cambiare le cose; perchè vincere troppo dopo un po' ti stufa, si disimpara a perdere e non si cresce..

Il milan comunque è sempre rimasta la squadra che fino all'anno scorso mi faceva venire i brividi sulla pelle a sentir "Milan Milan sempre con Noi..." in una delle sue tante notti europee.. Ma era il Milan di Baresi, di Tassotti, di Van Basten, perchè no anche di Marco Simone, di Maldini, di Sheva, di Pippo Mio, di Pirlo, di Nesta, di gente che la maglia se l'è cucita addosso, ma non sarà mai il Milan di Ibrahimovic, di Robinho o di Balotelli...Potranno vincere tutto (ne dubito perchè si vince con l'umiltà), ma un giorno nessuno ricorderà i loro nomi, si ricorderà di Gattuso piuttosto, che al 120' minuto in una finale di champions si è fatto uno scatto di 100 metri per andare a pressare, ma mai di loro. Il Milan è stata una fede, la regina delle squadre, ma ora al Diavolo preferisco perfino la juve fatta da tanti Italiani, ma soprattutto da tanta umiltà.. Gente come Ibrahimovic rovina il calcio, oggi bacia la maglia, voi tutti siete ai suoi piedi, ma domani è già da un'altra parte..

Voi Milanisti siete annebbiati dall'orgoglio, dalla fame di rivalsa nei confronti dei vostri cugini che l'anno scorso meritato o no han vinto tutto e bisogna solo fargli i complimenti, anche perchè non essendo la squadra più forte d'Europa han vinto e vincere quando qualcuno è più forte di te deve esser motivo di doppia soddisfazione..

3 commenti:

  1. che coraggio, io non avrei cambiato squadra nemmeno sotto tortura vietcong! Non si chiede a Ibra di essere una bandiera, ma di segnare il più possibile. Il calcio è cambiato, e il tuo discorso è anacronistico. Con tutta la stima del caso, soprattutto per il tuo impegno pro-blog!!
    Bella...
    ps: lo dico da tifoso milanista. Calcisticamente parlando, a oggi esiste solo il Barcellona!

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  2. bravissimo Simo concordo su tutto!!!

    sono le stesse parole che sto dicendo ai milanisti in questi giorni!
    Questo è il milan del tamarro di periferia che sfreccia in booster con la maglia di IBRA.

    Uno che si autodefinisce il numero uno vale zero.
    Come dice Sacchi (guarda caso insultato da Ibra) ci vuole UMILTE' e Zlatan non è umile neppure dopo essere stato un anno al Barca fra VERI CAMPIONI, tra i quali stranamente ha fatto cagare perchè era un pesce fuor d'acqua (BARCA=GIOCO DI SQUADRA, IBRA=GIOCO DI IBRA INTERIBRA MILANIBRA e vaffanculo a tutti gli altri passatemela che ci penso io)

    Spero che ieri sera qualche bambino abbia iniziato a tifare Napoli solo perchè ha visto giocare Cavani, giocatore magnifico.
    Alle scuole calcio devono far vedere la partita di ieri di Edison e non gli elastici di Ibra (che fa solo sul 3 a 0 contro il brescia).

    Vedere il signor Cavani correre 90 metri (che poi sono 180 a/r) non una, non due, ma tre volte per andare a fare lo stopper è tutto quello che va imparato del calcio. Questo è lo spirito di sacrificio che le giovani leve non conoscono nel proprio vocabolario fatto di passodoble, nolook, sciabolata morbida e bicicleta.

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